La messinscena del Rinascimento.

Luciano Bottoni

La messinscena del Rinascimento.

Vol. I. "Calandra" una commedia per il papato

Edizione a stampa

18,00

Pagine: 128

ISBN: 9788846465092

Edizione: 1a ristampa 2007, 1a edizione 2005

Codice editore: 291.43

Disponibilità: Buona

Perché la donna non si mangia ma si beve? Un membro si può disarticolare e rimontare? Come si muore e si resuscita a piacimento? Quando e con chi si usa il sesso ermafrodito? A questi misteri del neoplatonismo fiorentino risponde in commedia la Calandra del Bibbiena inscenando la sua esilarante parodia dell'eros rinascimentale.

Un Rabelais e un Montaigne ridacchiano del mito dell'androginìa, Shakespeare, contagiato, pratica il gioco del travestimento e della transessualità. Se poi John Donne risacralizza l'Androgino, il Cervantes della Galatea (1585) dà un volto alla bellezza neoplatonica mentre dalla Dorotea (1632) di Lope de Vega rispunta "la raiz hermafrodita".

Ma a fare i conti con la commedia del Bibbiena è, prima di tutti, il suo grande antagonista, ossia il Machiavelli della Mandragola . Grazie alla complicità d'un "malvissuto" fra Timoteo, ben più mondani misteri erotici si celebreranno attorno al letto della "accorta" Lucrezia.

Luciano Bottoni è docente di Storia del teatro presso la Facoltà di Lingue Straniere dell'Università di Bologna. Ha pubblicato due volumi sulle teorie drammaturgiche e il teatro italiano del primo Ottocento ( Drammaturgia romantica , Pisa, 1980 e 1984) studiandone gli antecedenti settecenteschi, le espressioni giacobine, la spettacolarità del coreodramma ( Il teatro, il pantomimo e la Rivoluzione , Firenze, 1990). Tra i suoi ultimi lavori: Il teatro del Rinascimento (in Storia generale della letteratura italiana , vol. III, Milano, 1999); Storia del teatro italiano 1900-1945 , Bologna, 2000; Leonardo e l'Androgino , Milano, 2002. Collabora a numerose riviste: Il teatro di Forzano , "Poetiche" 1/2003; Machiavelli - Segretario dell'Inferno - e il Savonarola , "Intersezioni", 2/2003; Il teatro nel Conciliatore , "Quaderni di Acme", 63, 2004.


La tecnica teatrale dell'Ariosto. Un preambolo discorsivo
(La virtualità istrioniche della commedia cinquecentesca; Giochi d'inganno, mimetismi parodici e registri comici nella "Cassaria"; Exploit pantomimici ed effetti di luce; Intreccio, scambi di persona, polifonie nei "Suppositi"; L'istituzionalizzazione del genere commedia)
Omoerotismo e politica. Il Ficino e i precettori medicei
(La metaforica del "fonte" e della "feminella"; Il Signore e i precettori d'amore. L'Androgino; Il neoplatonismo e i suoi itinerari d'oltralpe)
Il Poliziano dell'"Orfeo". La scena tra mito e metaforica orfica
(Lo smembramento, la comunione col dio, la "mors osculi"; Conversione omofila e "diasparagmos" orgiastico; "Bere il defunto marito": magia o "pia philosophia"? Scandali omofili e tiranni in fuga)
Bernardo Dovizi. Da precettore commediografo a cardinale
(Il trionfo del "Servo Secho". 1512; La commedia "venerea" nel campo aragonese. 1494-1503; Tra le euforie falliche del Bembo e la cortigianìa del Castiglione. 1504-1510; "Far le voci": una commedia per il papato. 1511-1513)
"Calandra" 1. La commedia del mistagogo parodico
(Calandro e l'ermafrodito, il doppio e il Cristo; L'ordine dell'intreccio: la trama d'azioni o proairetismi; Una scena per il precettore omofilo)
"Calandra" 2. La parodia dei misteri ficiniani
("Egli è ben vero che la donna si beve, non si mangia"; Membra disarticolate, "con un poco d'incanto"; "Or saprò morire e rivivere a mie posta"; "Ermafroditi son quelli che hanno l'uno e l'altro sesso")
Epilogo in commedia.

Collana: Critica letteraria e linguistica

Argomenti: Letteratura - Linguistica

Livello: Studi, ricerche

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